La biblioteca invece fu trattenuta dal Clero fino a che non fu incamerata dallo Stato insieme con i censi e canoni che nel nome della scuola venivano riscossi dagli Agostiniani. I beni immobili ( un fabbricato e un fondo ulivetano sotto il nome di "Maestro di scuola") erano passati in proprietà del Comune. In seguito l'Amministrazione Comunale del tempo, essendosi impegnata a ben custodirla e a stanziare in bilancio per il suo funzionamento la spesa annua di L. 100, ottenne dall'Intendenza la gestione della biblioteca. Ottenne, altresì, con la stessa promessa e con lo stesso obbligo di cui sopra la gestione della Biblioteca dei PP. Cappuccini. Da un sommario esame dei bilanci e dei conti dell'epoca , risulta che le L. 100 per la " Battisti" e le L. 100 per la biblioteca dei Cappuccini furono per diversi anni iscritte nel bilancio preventivo, ma non figurarono mai nei consuntivi. Successivamente la biblioteca dei Cappuccini e la " Battisti" vennero trasferite nell'Archivio Comunale. Poi il Podestà del tempo le prese in consegna e le affidò al Clero. Gli uni e l'altra furono collocati in locali umidi, in scaffali aperti senza ordine e senza catalogo. Molti libri furono disfatti dal'unodità e molti furono preda dello spietato vandalismo di ragazzi che in quei locali si aggiravano. Ma finalmente negli anni ’50 è il Sindaco che riprende in sua cura la succennata biblioteca. Attualmente la Biblioteca " Battisti" fusa con quella dei Cappuccini costituisce la Civica Biblioteca.